Dottoressa Hora Aboav
Legami
LEGATURA עֲקֵדָה (‘Akedàh)! ע ק ד (‘Àyin-Kof-Dàlet) ci introduce nel tema di LEGARE MANI E PIEDI.
ֹוַֽיַּעֲקֹד֙ אֶת־יִצְחָ֣ק בְּנוֹ
(Vayya’akòd et-Yitzchàk benò Genesi 22,9)
«E (Abramo) legò Isacco, suo figlio».
Una parola famosa è עֲקֵדָה (‘Akedàh) perché viene usata per denominare il sacrificio non consumato di Isacco: עֲקֵדַת יִצְחָק (‘Akedàt Yitzchàk).
Vorrei affrontare questo termine proprio in funzione di questo significativo episodio della vita di Abramo e Isacco. עֲקֵדָה: la ע (70) ci accompagna alla fonte dell’esperienza percettiva che va anche oltre il nostro sguardo e ci inoltra nel SEGRETO סוֹד (Sod-70). La guida la chiamata della ק (100 - 1) lettera della comunione e della sacralità che restituisce l’unità degli intenti esistenziali e spirituali. La ד aggiunge loro la capacità di aprirsi alla ה che chiude la parola, realizzando l’azione, pensata ed espressa intimamente. Vorrei continuare ad elaborare il significante di עֲקֵדָה, ricordando che l’essenza linguistica combinatoria delle lettere può continuare ad insegnarci ad oltranza. 'ד ע ק ה LA PORTA DELL’ESPERIENZA DEL SACRO ci avvicina ad HASHÉM. ה' “ק עֵד Si diventa TESTIMONE עֵד (‘Ed) della SANTIFICAZIONE del nome di HASHÉM 'ק'' ה acronimo dell’espressione 'קִדּוּשׁ ה (Kiddùsh Hashèm) e ancora l’imperativo di conoscerlo 'דַע ק'' ה (Dà’) CONOSCI, SAPPI!
LA LEGATURA DI ISACCO עֲקֵדַת יִצְחָק (‘Akedàt Yitzchàk) il cui valore numerico è 782 rivela una stretta relazione con i padri del popolo ebraico infatti ritroviamo 782 anche nell’espressione:
אֱלֹהֵי אַבְרָהָם, אֱלֹהֵי יִצְחָק וְאֱלֹהֵי יַעֲקֹב
(Elohè Avrahàm, Elohè Yitzchàk veElohè Ya’akòv)
«Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
Un SEGNO PERFETTO אוֹת שְׁלֵמָה (Ot shelemàh 782)!
Una legatura che libera e che apre al futuro! La legatura che ha portato il padre e il figlio a לְְהִתְעַלּות (Lehit’allot) ELEVARSI. La radice ע ל ה (‘Àyin-Làmed- He’) è imperante in questa ultima prova tutta in salita per il padre e la prima per il figlio. Nessuna vittima, due uomini di fede! Rashì chiarisce le parole di Hashèm ad Abramo, pronto ad uccidere il figlio e fermato dall’Angelo di Hashèm dal cielo :
לֹא אָמַרְתִי לְךָ שַׁחֲטֵהוּ אֶלָּא הַעֲלֵהוּ
(Lo amartì lechà shachatèhu ellà ha’alèhu. Commento a Genesi 22,12)
«Non ho detto:- Scannalo ma elevalo (fallo salire)»!
Un chiaro imperativo per le genti: Non uccidere tuo figlio. Elevalo e insegnagli ad amare e temere il Signore. Solo questa è la vera crescita: portare il senso del sacro nel mondo.
שבת שלום!
Da: H. Aboaf,” עַתָּה (‘Attàh). Il Tempo delle parole ebraiche”, Edizioni Nadir Media, Prefazione di Annalisa Comes, 2024. (Libro in favore dei bambini di Milev Layeled). Per ordinarlo: scrivere su whatsApp 3312091039.
H. Aboav, “Crescere con le radici delle parole ebraiche”, Castelvecchi, 2020.
(Libro in favore dei bambini di Milev Layeled, si trova nelle librerie e si può ordinare su Amazon e alla libreria ebraica di Roma Keriat Sefer: http://www.Kiryatsefer.it/)
H. Aboav, “LE VOCI DELLE PAROLE EBRAICHE” Edizioni Nadir Media, Prefazione di Annalisa Comes, 2022. (Libro in favore dei bambini di Milev Layeled). Per ordinarlo:
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Eternità
MONDO עוֹלָם (‘Olàm)! Nel Kohèlet si parla anche di עוֹלָם (‘Olàm) come senso di ETERNITÀ. Nel verso 11 del capitolo 3, si insegna che al cuore degli uomini è stata concessa la possibilità di percepire sia il senso di eternità sia l’”attaccamento al mondo” ma non possiamo capire fino in fondo l’Opera di Dio. Dobbiamo collaborare con Lui! ETERNITÀ si traduce anche נֶצַח (Netzàch). La radice ע ל ם (‘Àyin-Làmed-Mem) si esprime nel tema di SCOMPARIRE, CELARSI. Si narra che il MONDO עוֹלָם (‘Olàm) sia il LUOGO DI NASCONDIMENTO del Signore.
Il grande ammonimento di Isaia del verso 7 del capitolo 58 ha influenzato tutti i discorsi dopo di esso e ci ricorda:
וּמִבְּשָׂרְךָ֖ לֹ֥א תִתְעַלָּֽם
(Umibbesarechà lo tit’allàm!)
«E tu non distolga lo sguardo dal tuo simile» (D.Lattes). Letteralmente:
“E dalla tua carne non scomparirai!”
L’espressione לְעֹֹלָם PER L’ETERNITÀ ha un valore numerico di 170 come la parola מַעיָן (Ma’yàn) SORGENTE, FONTE, ORIGINE.
(Ma’yàn) מַעיָן è un sinonimo diעַיִן (’Àyin) OCCHIO che denomina la lettera ע 70. Questa lettera ha lo stesso valore diסוֹד (Sod) SEGRETO perché permette non solo la percezione visiva ma anche la percezione sensibile del sovrannaturale. Come insegna la Mistica ebraica porta la coscienza oltre l’inganno.
(Ma’yàn) מַעיָן FONTE SIGNIFICA anche PENSIERO, SGUARDO, ASPIRAZIONE e SPERANZA.
שבוע טוב!
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H. Aboaf,” עַתָּה (‘Attàh). Il Tempo delle parole ebraiche”, Edizioni Nadir Media, Prefazione di Annalisa Comes, 2024. (Libro in favore dei bambini di Milev Layeled). Per ordinarlo: scrivere su whatsApp 3312091039.
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