Istituto Culturale Ebraico Italiano 

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Invenzioni e scoperte 

Levi’S

Senza di lui, probabilmente non avremmo avuto i blue Jeans.


Oggi, nel 1873, l'ebreo Levi Strauss ricevette il brevetto n. 139.121, che proteggeva l'invenzione dei rivetti in rame per i blue Jeans.


Il contributo ebraico al mondo supererà sempre le bugie e l’odio che riceveranno in cambio.


Naveed Anjum

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Storia della caramella Golia

Nascita della caramella Golia al Ghetto


Vi ricordate il famoso jingle pubblicitario della piccola caramella di liquirizia: “Chi non mangia la Golia è un ladro o è una spia!”, composto dal Maestro Umberto Decimo. Commercializzata tutt’oggi dalla Perfetti, fin dal 1986, è stata ideata negli anni ’30 da Davide Caremoli, imprenditore di Milano e Alberto Piperno, venditore romano di dolciumi, detto anche il "cioccolataro di piazza".


Davide Caremoli aveva fondato l’omonima ditta di caramelle e pastiglie balsamiche, nel 1913, a Milano; dopo vent'anni l'azienda non riusciva a trovare un prodotto particolare che la facesse uscire dal vasto numero di produttori che affollavano il panorama in quei tempi. Durante un viaggio a Roma, nel 1932, andò a trovare Alberto Piperno, un amico che produceva cioccolata, proprietario di un famoso negozio al Ghetto. Piperno, conosciuto da tutti come il "cioccolataro di piazza" (termine usato per indicare il quartiere ebraico), vendeva inizialmente caramelle sciolte su un banchetto fuori dal negozio del nonno, Alberto, proprietario del forno in Piazza Costaguti. Nel tempo la sua attività era cresciuta e presto si era trasformata in una bottega, dove vendeva caramelle, paglia e chiodi.


Caremoli chiese a Piperno un'opinione sulla sua idea, il quale comprese subito le potenzialità di quella pastiglia nera e gommosa e incoraggiò Caremoli a sviluppare questa piccola caramella rotonda alla liquirizia. Gli suggerì pure il nome, Golia, in contrapposizione al suo e la riduzione del formato delle caramelle affinchè potessero essere usate come resto nei bar, di 1.3 cm. di diametro per 0.5 cm. di spessore. In omaggio all'amico, Caremoli fece stampare nell’incarto delle caramelle una stella a sei punte (Stella di David).


Fu un successo colossale: all’inizio degli anni Cinquanta, al prezzo fisso di una lira, la piccola Golia si fece strada tra panettieri, droghieri e tabaccai, che la utilizzavano come resto, provocando una vera e propria esplosione delle vendite, complici anche una serie di campagne di comunicazione che hanno fatto la storia della pubblicità italiana. Nel 1945 Caremoli decise di cambiare il colore del logo e della scritta, passando dal nero a un “verde speranza”.

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Telecomando

IL TELECOMANDO INVENZIONE EBRAICA


Sono laureato in fisica ma sono fuggito dall’Austria per evitare di finire nei lager Nazisti. 

In America mi diedero un laboratorio dove brevettai decine di invenzioni, incluso un sistema antimissile per rendere gli aerei Americani più sicuri. 


Non guardo mai la televisione ma ho notato che è scomodo alzarsi per cambiare canale o alzare il volume, ( era il 1950). 

Inventai il “ Clicker”, una scatoletta che a distanza controllava il TV e faceva click ogni volta che si cambiava canale.


Il mio clicker oggi si usa su tutti i dispositivi elettronici: climatizzatori, forni, automobili, etc. 


Ora lo chiamiamo “ Remote control”; voi in Italia lo chiamate semplicemente “ telecomando”. 


È la mia invenzione più famosa.


Mi chiamo Robert Adler, Americano, Ebreo.

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